ICE – multe salate per chi viola il codice del franchising
Australia – LA COMMISSIONE PER LA CONCORRENZA IRRIGIDISCE LE PENALI
(ICE)- ROMA, 10 NOV
Dal prossimo gennaio alle parti che violeranno il codice del franchising sarà rischiesto il pagamento di multe e ammende per un valore di 51 mila $ AU, per via dell’entrata in vigore del nuovo regime normativo promosso dall’Australian Competition e Consumer Commission.
L’ACCC potrà segnalare infrazioni per un valore fino a 8.500 dollari e chiedere sanzioni fino un valore di 51 mila AU$ a alla Corte Federale contro coloro che violeranno il codice.
L’ACCC si focalizzerà in modo particolare sulle violazioni più gravi includendovi la condotta priva di buona fede, il mancato adempimento dell’obbligo di fornire documenti informativi, il rifiuto di partecipare ad incontri di mediazione nonchè l’illecita cessazione del contratto. La possibile introduzione dell’obbligo della buona fede implica che entrambe le parti debbano rispettare i termini del contratto: agire per scopi diversi da quelli del contratto o in modo da danneggiare o negare i benefici attesi alla controparte sono esempi di condotta in mala fede.
L’ACCC ha promosso l’azione contro 30 violazioni dei contratti di franchising dal 1998, anno in cui fu introdotto il codice. Tra questi spicca il caso Sensa Slim, che fu affrontato dalla Corte in Aprile, per avere ingannato e raggirato gli affiliati fornendo ricerche false al fine di promuovere uno spray per perdere peso.
La Commissione ha inoltre presentato con successo alla Corte nove violazioni contro Harvey Normann al quale è stata comminata una sanzione pecuniaria del valore di 234 Mila AU$ per false o ingannevoli comunicazioni ai consumatori circa i propri diritti di garanzia.
La Commissione ha ricevuto 591 denunce e 227 richieste circa i contratti di affiliazione nell’anno finanziario 2013-14; dal 2011 in 77 casi ha obbligato le parti a fornire documenti informativi, dichiarazioni sui finanziamenti delle attività di marketing e accordi di affiliazione.