Assofranchising al WFC (World Franchise Council)
Assofranchising ha presenziato al meeting del World Franchise Council, il tavolo di lavoro più importante per analizzare il franchising in ottica internazionale. Assofranchising, rappresentato dal segretario generale Italo Bussoli, ha partecipato al World Franchise Council (l’Organizzazione Mondiale del Franchising), che si è tenuto lo scorso ottobre a Seul nella Corea del Sud. L’importante meeting riunisce tutte le associazioni nazionali del franchising nel mondo, per informarsi e aggiornarsi reciprocamente sull’andamento del settore, attraverso la presentazione dei propri report statistici nazionali. I dati più significativi, sono stati ora diffusi e possono essere consultabili anche sul sito di Assofranchising al link: www.assofranchising.it/component/content/article/112.html
Questi dati interessanti e unici, sono la base di partenza per chi sta esplorando la possibilità di uno sviluppo all’estero del proprio brand. Assofranchising, attraverso questo servizio di informazione, vuole essere, ancora una volta, il punto di riferimento in Italia e l’unica rappresentanza del franchising italiano all’estero.
Esaminando le cifre dei report dei Paesi esteri, si deduce un costante aumento del fatturato delle aziende in franchising e del numero dei punti vendita in tutto il mondo. Secondo il report stilato dalla Fédération française de la franchise, gli ultimi dati riguardanti il franchising in Francia indicano l’esistenza di 1.369 reti; 51.600 punti ven/dita in franchising e un fatturato complessivo di 48 miliardi di euro. I settori in cui si è sviluppato maggiormente il franchising sono quello dei beni personali, la famiglia, gli alimentari, il settore della bellezza e i servizi. Inoltre, 131 reti francesi in franchising esportano il loro brand all’estero, prevalentemente in Europa.
Dati positivi anche per la Germania, le cifre del Deutscher Franchise Verband E.V. indicano una crescita considerevole del settore del franchising nel quadro dell’economia del Paese.
Le statistiche segnano, nel 2009, un aumento del 50,79% dei franchisor, dell’83,87% dei franchisee e il +40,62% degli employee rispetto al 2008. Cifre del tutto incoraggianti, che indicano lo sviluppo sempre più in crescita di questa tipologia di contratto. La relazione mette in evidenza i dati riguardanti un settore in particolare. Negli ultimi tempi si è registrata la nascita di una serie di franchisor diversi nel settore dell’assistenza agli anziani, di pari passo con l’aumento dei tedeschi della terza età.
Nel Regno Unito, invece, i dati relativi al franchising sono abbastanza costanti se si osservano le cifre degli ultimi 20 anni. Il franchising, secondo l’United Kingdom British Franchise Association è in continua crescita, nel 2010, rispetto all’anno precedente, il numero di punti vendita in franchising è aumentato da 34.600 a 34.800 e il fatturato è cresciuto da 11,4 miliardi di euro nel 2009 a 11,8 miliardi di euro nel 2010.
Diversa l’opinione dell’IFA, l’associazione del franchising statunitense. Ritiene, infatti, che le imprese in franchising vedranno aumenti marginali nel numero di stabilimenti, dell’occupazione e della produzione economica nel 2010. Tuttavia essi continueranno a lottare e primeggiare malgrado la scarsa fiducia dei consumatori, alti tassi di disoccupazione e mercato del credito stretti. Nonostante tutto, i leader del settore sono ottimisti per il futuro, grazie alla forza del modello di business in franchising.
Uno sguardo sull’Asia, il mercato del franchising cinese è diventato più standardizzato e il meccanismo di protezione per gli investitori è stato gradualmente rafforzato. E’ stato stimato che attualmente il numero delle aziende in franchising che sono state registrate ammontano a 1.335, pari al 33,3% del totale delle imprese cinesi in franchising, con un aumento di 400 aziende rispetto all’anno 2008.
Presentato chiaramente anche il Report del Franchising Italiano del 2009 che registra, nel complesso, un fatturato in leggera crescita (di +1,7%). In lieve contrazione il numero degli occupati, (- 0,9%) dato che non può non risentire della generale necessità di snellire le strutture di costo dei punti vendita. Costante invece la dimensione media delle reti (61,3 franchisee).
Assofranchising, sempre più presente agli incontri più importanti a livello internazionale, ha presenziato, con Italo Bussoli, segretario generale, all’Exchange of Experience Day dell’8 novembre a Lisbona. Dove si sono riuniti tutti i membri dell’European Franchise Federation, rappresentati dai loro amministratori delegati, per un meeting all’insegna della condivisione e dello scambio di esperienze e per esprimere le preoccupazioni, le domande e discutere di questioni di interesse, con l’obiettivo di aiutare a crescere o migliorare le associazioni del franchising più piccole. Tra i presenti, i membri di Gran Bretagna, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e, chiaramente, Italia, che si riuniranno ancora il 7 marzo 2011 in Danimarca, per un altro Exchange of Experience Day
Fonte: Assofranchising